23.11.10

CRESCENDO CON BARBIE (1) Assistente Sociale



UNA DELLE MILLE STORIE DI BARBIE

Penso a Barbie, guardando Barbie, mentre lei guarda me. Non ho più sei anni o dieci, e lei - ancora con me e che mi accompagnerà per tutta la vita - oggi vede una ragazza di 26 anni che è riuscita a realizzare i propri sogni. Ricordo che, nella mia cameretta, quando la pettinavo e le cambiavo i lucidi stivaletti, io mi perdevo nelle mie fantasie, nelle aspirazioni, nei miei progetti di felicità, nel pensiero che un giorno sarei potuta diventare infermiera, immaginando che da grande sarei partita per il continente africano per curare ed assistere bambini meno fortunati di me. Io avevo te, piccola, che mi davi forza e mi facevi sentire viva e costruttiva. Barbie, il mio angelo custode che tengo ancora tra le mani, minuscola ma luminosa e piena di colori e di delicati pensieri, mi guarda ed è orgogliosa di me; pur ritornando per un flash a quando era stata gelosa delle mie attenzioni sentimentali per il suo Ken (una cotta tosta durata una lunga estate calda). Ma ero una bambina. Oggi, come un germoglio di ramoscello che con sacrificio e determinazione è riuscito a far sbocciare un fiore, sono diventata - anche grazie alla dolcezza di una piccola entusiasta bambola d'argento - assistente sociale. Non in Africa, ma a Milano. Lavoro con amore in uno di quei posti dove la gente anziana viene e si mette in fila per un piatto di minestra, una pagnotta, un puré di patate. Volti rugosi ma belli e speranzosi, talvolta sorridenti pur senza denti. Certo, non sono una giornalista brillante della CBS nè la moglie di un'astronauta che aspetta che il marito torni da Marte, ma ognuno trova il paradiso che cerca. O almeno ci deve provare, pensando positivo. Io ero una bambina e tu una bambola, Barbie, e io sono cresciuta dando un valore alla mia vita, che in fondo mi hai insegnato tu, col tuo sorriso, i tuoi capelli lunghi fino ai piedi, il tuo amore per tutte le bambine del mondo.

L'intuizione di creare Barbie venne a Ruth Handler che osservava la figlia Barbara giocare con delle bamboline di carta a cui dava ruoli di adulti. La madre lo disse al marito, Elliot, co-fondatore della Mattel, mitica casa produttrice di giocattoli fondata insieme all'amico Matt (appunt Matt-El). Il primo esemplare di Barbie appare nel 1959, col nome Barbara in omaggio alla figlia degli Handler.

 

LINKS FINALI:

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